QUALITA'/PREZZO
Forze vale la pena iniziare a prendere in considerazione l' idea di rivolgerti ad Italiana Chimica
Non pensare che Italiana Chimica si occupi soltanto di prodotti o servizi dedicati al mondo dell' Horeca/comunità
Scegliere un' azienda affidabile e che ti garantisca risultati soddisfacenti non è sempre facile:
tra le miriade di proposte a disposizione occorre tenere conto di diversi fattori. Innanzi tutto valuta il budget di cui disponi e tieni presente che un prezzo basso non è sinonimo di qualità;
quindi opta per un impresa che assicura un buon rapporto qualità/prezzo.
L'agente di una azienda di Prodotti chimici deve essere esperto, affidabile, puntuale, deve saper garantire risultati soddisfacenti.
E' bene diffidare delle aziende che offrono prodotti a prezzi stracciati, spesso il motivo é che non sono certificate o peggio ancora hanno prodotti superficiali anche dannosi per gli operatori.
Informati poi sul livello di assistenza ai clienti che l' azienda offre;
Un buon agente deve essere sempre rintracciabile in caso di emergenza e rispondere in maniera tempestiva.
Prendi inoltre in considerazione il livello di reputazione di cui gode la nostra azienda, non vergognarti di chiedere le referenze ad un paio di clienti precedenti.
Infine vale sempre la pena chiedere una piccola dimostrazione di prova, così da poter testare la professionalità dell' agente
nonché la qualità di prodotti usati.
Marco Cinalli
LA PULIZIA E LA MANUTENZIONE DELLE SUPERFICI IN ACCIAIO
Ossidazione a chiazze, depositi di calcare e ruggine possono verificarsi sulle apparecchiature se queste non sono pulite e mantenute correttamente. Di seguito sono riportati consigli e avvertenze per evitare che ciò accada.
E’ errato però pensare che l’acciaio inossidabile sia indistruttibile e che non si corroda, esso è definito tale perché resiste alla corrosione grazie ad una sottile pellicola di ossido che si forma a livello molecolare sulla sua superficie. Tale pellicola costituita dall’ossigeno assorbito per esposizione all’aria del metallo stesso, diventa la naturale barriera di protezione ai normali agenti atmosferici. È evidente quindi che qualsiasi causa impedisca la formazione o la permanenza di questa pellicola sulla superficie dell’acciaio, ne riduce drasticamente la resistenza alla corrosione ed alla coesione in caso di saldatura di parti.L’acciaio inossidabile può subire anche notevoli danni se non viene trattato con le dovute precauzioni.La mutazione della natura chimico-fisica dell’ambiente in cui esso si può trovare danno luogo in breve ed a volte in brevissimo tempo, ad inconvenienti di notevole gravità. La sua resistenza e durata, sono strettamente legate ad un uso opportuno, a buona manutenzione e all’uso di prodotti e materiali di pulizia idonei a preservarne le caratteristiche originali.
PRINCIPALI CAUSE DI OSSIDAZIONE
Analisi metallografiche effettuate in passato su apparecchiature con problemi analoghi a questo, hanno dimostrato inequivocabilmente che alcune sostanze o situazioni non necessariamente di carattere straordinario, possono provocare inconvenienti del tipo riportato in oggetto. Possiamo elencare fra queste:
1. Residui ferrosi lasciati decantare sulle superfici umide (non asciugate), portati in circolo dall’acqua, dai cibi o dai prodotti di cucina utilizzati per la pulizia delle apparecchiature (raschietti, pagliette, ecc.)
2. Residui ferrosi portati in circolo dalle cappe di aspirazione poste sopra alle apparecchiature (si presentano sotto forma di pulviscolo o microscaglie che si depositano su recipienti e superfici esterne)
3. Calcare (si ritrova nelle parti meno accessibili dei recipienti). Esso impedisce il normale scambio termico fra l’elemento riscaldante esterno (resistenze o fiamma), il metallo del recipiente ed il cibo ivi contenuto, contribuendo ad indebolire (stress) l’acciaio nei punti o nelle superfici dove si è accumulato
4. Detergenti a base di cloro o ammoniaca non opportunamente risciacquati. Incrostazioni o residui di cibo (v. calcare).
Esse possono accumularsi nelle parti meno accessibili dei recipienti Sale non sciolto a caldo o residuo secco di liquidi evaporati, ecc. Messa in funzione o uso delle apparecchiature con i recipienti a secco (senza la minima quantità di contenuto all’interno - es. situazione tipica è la preparazione di soffritti), con conseguente stress del metallo per surriscaldamento. Sono assolutamente da evitare prodotti detergenti a base di cloro, come ad esempio la candeggina o prodotti analoghi normalmente in commercio, poiché possono produrre seri effetti di corrosione se non abbondantemente, rapidamente ed opportunamente risciacquati. Il contatto o solo i vapori emanati da prodotti acidi (l’acido muriatico/cloridrico) o alcalini (l’ipoclorito di sodio/candeggina/varecchina) o ammoniaca, utilizzati direttamente o contenuti nei comuni detersivi, per la pulizia e la igienizzazione di pavimenti, piastrelle e superfici lavabili, possono avere un effetto ossidante/corrosivo sull’acciaio inox (es. negli ambienti sanitari vige il divieto di trattare strumenti chirurgici ed attrezzature in acciaio inox, con questi prodotti), ma vanno benissimo per piastrelle, pavimenti o superfici di altro materiale. Non appoggiare strofinacci, spugne o altro del genere, imbevute di normalissimi detergenti a base di cloro o ammoniaca senza aver neutralizzato e sciacquato opportunamente questo "contatto" con un detersivo neutro. È’ altresì importante sapere che l’uso di paglietta di ferro o di strumenti analoghi per la rimozione dei residui solidi e induriti di cibo, può lasciare microscopiche particelle che si staccano da questi e rimanere depositate sulla superficie delle apparecchiature innescando per contatto un rapido processo di corrosione irreversibile o difficilmente bonificabile se non si interviene in breve tempo (una particella ferrosa lasciata in ambiente umido impiega poche ore per provocare un serio innesco di corrosione).
APPARECCHIATURE DI ACCIAIO INOX DOTATE DI RECIPIENTI .
In particolare, per le apparecchiature di acciaio inox dotate di recipienti, quali ad esempio pentole, lavatoi, bagnomaria ecc. seguire le seguenti indicazioni:
1.Evitare che soluzioni salate essicchino o rimangano stagnanti sulla superficie, perché possono dare origine a fenomeni di corrosione
2. Non usare mai sale da cucina a grossa pezzatura con acqua fredda
3. Sciogliere il sale in un recipiente a parte e versare la soluzione già pronta
4. Evitare il contatto prolungato con materiale ferroso (paglietta, forchettoni, mestoli, raschietti, ecc.) per non causare inneschi di corrosione, da contaminazione di particelle ferrose portate in circolo nel recipiente.
5. Pulire accuratamente le superfici di acciaio inossidabile usando uno strofinaccio umido, acqua e sapone e comuni detersivi non abrasivi o clorati.
6. Strofinare nel senso della satinatura
7 . Sciacquare bene ed asciugare accuratamente.
8. Non mettere in funzione bruciatori o resistenze di riscaldamento di recipienti (es. pentole, bagnomaria, cuocipasta, friggitrici, ecc.), senza averli precedentemente ed opportunamente riempiti con il cibo da cucinare.
9. Questa pratica può causare in breve tempo gravi danni alla struttura dell’acciaio, rendendo instabili i legami molecolari nelle zone di coesione dove esistono saldature, pieghe, puntature, ecc., dando luogo a distaccamenti o perdite più o meno accentuate dei recipienti.
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Escherichia coli: i sintomi e le cause del batterio che sta allarmando il mondo
L’Escherichia coli sta mettendo in allarme il mondo, visto che stiamo assistendo ad una vera e propria psicosi, che ha portato molti a non consumare frutta e verdura per la paura del contagio. I casi di infezione sono aumentati sempre di più, mentre ancora non si è fatta del tutto chiarezza sulla situazione. Ma quali sono le cause e i sintomi tipici di questo tipo di infezione?
Escherichia coli: i sintomi dell’infezione provocata dal batterio
I sintomi dell’infezione determinata dall’Escherichia coli nella fase iniziale sono piuttosto lievi. Si tratta più che altro di mal di pancia e di diarrea senza tracce di sangue. Con il passare del tempo la situazione tende a peggiorare. In questo caso da persona a persona si assiste ad una variazione dei sintomi anche in base alla carica batterica. Tuttavia si può affermare che in generale si manifestano crampi addominali, vomito e diarrea con sangue. Si può avere anche la febbre, che di solito non supera i 38.5 °C. In genere si guarisce nell’arco di cinque o di sette giorni..
Escherichia coli: le complicanze provocate dall’infezione
L’infezione da Escherichia coli può portare a delle complicanze. A questo proposito va ricordato l’insorgere della sindrome emolitico uremica: riduzione della diuresi, stanchezza,colorito non roseo delle guance e della mucosa della parte interna delle palpebre. È importante riconoscere i sintomi della sindrome emolitico uremica, perché solo un intervento tempestivo attraverso il ricovero in ospedale può portare a salvare il rene, ad evitare la dialisi e le possibili conseguenze fatali.
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L’obbiettivo principale della pulizia e’ quello di ottenere una superficie in STATO IGIENICO SODDISFACENTE. Questo comporta una pulizia sia fisica, che chimica, ed anche microbiologica. Una superficie fisicamente pulita comporta l’assenza di sporco visibile, mentre una superficie è chimicamente pulita quando priva di residui chimici, in particolare detergenti e disinfettanti. Infine la pulizia microbiologica comporta l’assenza di microrganismi patogeni ed una presenza contenuta, a livelli insufficienti a causare un significativo arricchimento del prodotto lavorato nella fase successiva all’intervento, di batteri non patogeni. Quest’ultimo obiettivo viene raggiunto tramite la sanificazione, mentre l’obiettivo primario della pulizia è la rimozione dello sporco.

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